giovedì 29 novembre 2012

Equinozia alla Città dell'altra economia - Testaccio


Equinozia
                         
      mostra di pittura.... e un po' di poesia
vi aspettiamo alla Città dell'altra economia
a Testaccio da Venerdì 30 alle 16,00 (inaugurazione)
fino all'8 dicembre 

omaggio a emilio trentanni

Questo tema sui cavalli “ dipingendo “ lo abbiamo creato,  estrapolato, dandogli interpretazioni speciali e uniche nello stendere i colori.
Nell’utilizzare il pennello sulla tela noi siamo e diventiamo i cavalli e facciamo uscire dalla nostra interiorità, a volte la pace di questo animale, a volte, l’irrequietezza e, talvolta addirittura il nitrito che esprime il nostro dolore della fatica di vivere. 








Cavalli

Cavalli imbizzarriti
vanno nel vento:
i miei pensieri stanchi!
Uno solo si sofferma
sulle nuvole nere grigie
e invia
raggi rosso-viola
invadendo l’infinito.
Le criniere sventolano
quali frecce nere
e
pungono la mia anima.
Mi guardo!
E’ la mia presenza
che mantiene le briglie
dolcemente
lasciandoli liberi
di andare.

Marisa Muzi




L’odore del frumento
Distese di frumento,
spighe dorate,
il cavallo bruno dell’infanzia
trotta verso la stalla,
il carro gonfio di legna.
La criniera arruffata
smossa dall’aria profumata
enfatizza il tenero ricordo
della fattoria dei nonni.
La serenità,
la carezza lieve
di quelle mani stanche,
la campagna assolata,
l’odore di buono,
letto di speranza
per giovani sogni.

Gloria Baldazzi

 
Cavalli e cavallucci

L’idea de stare ‘n groppa a  un ber destriero
Magari quelli fatti co’ la legna…
È stato sempre er sogno veritiero
De ‘lli bambini che… fanno la lagna.

Na’ notte me sognai ‘n fatto strano
Avevo conquistato tutto er Monno
L’America la Russia e l’Ottomano…
Tutto pijavo senza toccà mai ‘er fonno

Ero bardato a sede s’un cavallo…
Bastava che facessi quattro gesti…
E li sordati mij prodighi e lesti
A l’inimico je staccava’er collo.

Tutto de’n botto lo sparo d’en cannone…
C’ebbi la senzazione… de cade n’er voto…
Senza arivà  maij ‘n fonno!!!

L’omini grandi quanno stanno ‘n groppa
Se sentono sto’ cavolo…, ‘na “casta”
De libertà  ne pijeno ‘n  po’ troppa…
Potere e avvidità … niente j’abbasta!


                                                           Giorgio Ferretti









Sono di guardia

Nel giardino rigoglioso
vicino al lago
due cavalli sono fermi,
attenti, nel loro stare.
La loro testa
a volte
si muove lenta:
carezzo appena il loro muso:
belli, alteri,
essi mi guardano;
il loro sguardo dolce
mi parla
con delicatezza
della loro pace,
della loro progenie
che scorrazzava
libera nelle praterie.
Intanto le barche vicine
si dondolano,
mentre i remi si immergono
nell’energia dell’acqua
e tutto è un quadro della natura
mentre le briglie al collo,
tenute dall’uomo
li inducono al servizio di guardia
per me, per noi,
per tutti i cittadini.

Marisa Muzi


Un giorno indimenticabile

Sello il cavallo,
il respiro è nuvola
nell’aria fredda del mattino.
Salto in groppa,
il vento prende forza,
la criniera solletica le dita;
negli sbuffi un po’ inquieti
come onde del mare,
si manifestano ricordi
di una perduta libertà.
Sento il sorriso dei campi dorati
fare eco al mio umore:
serro tra le gambe
i suoi fianchi possenti,
mentre sassi smossi dal galoppo
raggiungono gli zoccoli.
Il trotto mi conduce
tra alberi di conifere
svettanti al cielo,
i pensieri,
nuvole bianche.
Mani serrate ai finimenti
il suo odore mi sfiora,
fiato dolce d’erba e di fieno.
La mano si sposta
sul muso di bambagia,
gli attenti occhi profondi
la tenerezza
dell’anima selvaggia,
un nitrito che si fa voce.

Gloria Baldazzi




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